Un riassunto sul percorso personale intrapreso finora con tutto ciò che ne è derivato.
Nel 2013 posso dire di aver cominciato a pubblicare mie foto online.
L’esatto momento in cui mi sono esposto con una fotografia più personale e con una prospettiva di “farmi conoscere” con degli scatti che si discostavano da quelli che faccio per lavoro in studio.
Si, perchè solitamente sono abituato a realizzare fotografie su commissione per privati, cerimonie, ritratti e quant’altro.
Quel tipo di lavoro lo svolgo dal 2004, appena conclusi gli studi alle scuole superiori.
Da subito mi sono occupato di fotoritocco, post-produzione ed elaborazioni digitali.
A quel tempo infatti si muovevano i primi passi nella fotografia digitale. E, visti gli studi, ero la persona più adatta a quel tipo di mansione.
Scattavo poco, non ero ancora pronto.
Negli anni successivi non solo ho iniziato a scattare nei vari servizi fotografici dello studio, ma iniziavo anche a viaggiare a portare quell’esperienza in contesti personali.
Dal 2008 la mia pratica si è applicata anche durante questi viaggi. Oman, Mauritius, Malesia e Sri Lanka. Giusto per citare le mete più distanti.
Ma iniziavo anche a conoscere Fuerteventura, in cui ci sono stato per la prima volta in vacanza nel 2012.
Dopo le prime pubblicazioni online e su qualche rivista ho capito che ero pronto per fare un ulteriore passo, per seguire una direzione che sentivo più affine a questa voglia di comunicare progetti miei. Quella della fotografia di reportage e documentary.
Un territorio fino ad allora da me inesplorato a livello progettuale, ma con tanta esperienza pratica maturata negli anni a lavoro.
Ho seguito un percorso formativo che mi ha portato a realizzare Play The Game Over. Il mio primo progetto di quel genere.
Da quel progetto sono arrivati premi, pubblicazioni e interviste.
Ho sempre trattato questo percorso personale parallelo alla realtà lavorativa dello studio.
Due identità che parlano di fotografia in modo differente e con target diversi.
Eppure questa realtà più autoriale ha giovato in modo considerevole a quella che è l’attività lavorativa.
Tante persone sono venute a fare servizi fotografici dopo aver visto quei lavori, e diverse grosse aziende mi han contattato per lo stesso motivo.
Un percorso personale che continuerà a mantenere la sua identità e che di riflesso avrà ripercussioni positive sul lavoro.
Tutto questo per dire quanto sia importante cercare sempre, se possibile, di fare qualcosa che ci piace e di portarlo avanti con dedizione, passione e cura.
Anche quando ti sembra di fare qualcosa solo per te stesso in realtà lo stai comunicando a tante persone, che ne capiranno il valore e lo riconosceranno, anche se provengono da contesti diversi.
Ribadisco quanto sia importante differenziarsi dagli altri nel modo di esporsi e cercare sempre una via che ti rappresenti distintamente.
Essendo un percorso non ha mai fine, e questa consapevolezza nel continuare ad apprendere sarà quella che ti porterà sempre più lontano.